Κυριακή 30 Ιανουαρίου 2011
Τα φαινόμενα απατούν και οι άνθρωποι α..λλού πατούν
‹‹Una volta, tanti secoli fa, c'era un soldato del re che aveva un cane fedelissimo. Lo aveva allevato fin dalla nascita e di lui si fidava ciecamente, fino al punto di lasciargli custodire il figlioletto di pochi mesi quando lui o sua moglie dovevano assentarsi.
Così accade un giorno.
Infatti il soldato venne chiamato urgentemente dal re proprio mentre sua moglie era andata al mercato:
-"Il re ti chiama", gli disse una guardia del re che era venuto a cercarlo.
Il soldato, senza pensarlo due volte si infilò l'uniforme e ordinò al cane di custodire gelosamente la casa e il bimbo:
-"Nessuno, dico nessuno, deve avvicinarsi alla nostra casa. Intesi?".
Quando il suo padrone uscì, il cane si accucciò accanto al bambino che dormiva. Tutto andava per la meglio quando a un certo punto un serpente enorme cominciò a strisciare verso la culla del bambino.
Il cane si alzò di scatto e con un gran balzo riuscì a mordere il serpente e ad ucciderlo subito.
Destino volle che in quel momento ritornasse il soldato, e il cane, come era sua abitudine gli corse incontro festosamente. Ma aveva la bocca insanguinata del morso dato al serpente e il soldato vedendolo, credette che avesse attaccato il piccino: fu la condanna a morte del povero cane.
Il soldato, accecato dal dolore, lo colpì infatti con la spada e lo ammazzò...
Ma quale non fu la sua sorpresa quando entrando in casa vide suo figlio addormentato e il serpente morto ai piedi della culla! Provò allora un forte rimorso per la morte del suo cane; ma il suo pentimento non servì a ridargli la vita.››